domenica 9 ottobre 2016

UN INVERNO IN SALUTE - RAFFORZARE LE DIFESE DEL SISTEMA IMMUNITARIO


Con l'arrivo della stagione fredda tutto il nostro organismo, ma soprattutto le prime vie respiratorie, sono minacciate da batteri e virus, che possono provocare raffreddori e influenze.

L'influenza è una malattia ad insorgenza acuta, il più delle volte colpisce le vie respiratorie, è causata da virus, che, "variando l'aspetto" di anno in anno, non possono essere riconosciuti dal Sistema Immunitario, ed è per questo che ogni volta è facile ammalarsi. L'influenza è caratterizzata da tosse, febbre, mal di testa, infiammazione alle alte vie respiratorie, dolori alle articolazioni, indebolimento generale.

E' difficile poter pensare ad una immunità contro "l'infinità" di batteri o virus che potrebbero invadere il nostro organismo e provocare malattie.


Ecco, allora, il crescente interesse verso quelle piante ad azione immunostimolante, cioè in grado di rafforzare le naturali difese del corpo, in modo da rendere l'organismo meno soggetto all'aggressione da parte degli agenti esterni nocivi; in questo modo gli episodi di malattia potranno essere ridotti, in maniera naturale.

Una delle piante più apprezzare da tempo per la sua azione immunostimolante è l'Echinacea; in realtà dietro questo nome si celano le tre specie più comuni utilizzate in terapia: Echinacea angustifolia, Echinacea pallida, Echinacea purpurea.


LEchinacea è una pianta nota fin dall'antichità agli Indiani del Nord America per le sue numerose proprietà curative, soprattutto per la cura di piaghe e ferite. Attualmente è sfruttata per l'azione immunostimolante.

L Echinacea è una pianta originaria dell'America del Nord, appartiene alla famiglia delle Compositae (Asteraceae) famiglia di cui fanno parte anche la margherita, il tarassaco, il girasole, ecc., generalmente tutti quei fiori che possiedono una struttura a forma di calice attorniata da petali.
Anche l'Echinacea possiede una struttura simile: è una pianta erbacea perenne il cui fiore presenta al centro un prominente cono, da questo fatto deriva il nome americano Coneflower; la pianta produce grossi fiori violacei o rosa, i cui petali sono lunghi ed ornamentali.
Il nome Echinacea deriva dal greco Echinos, che significa "riccio di mare", questo nome può essere riferito o ai semi, che alla sommità presentano un margine membranoso con quattro denti, o alla forma della testa spinosa della pianta fiorita; il nome linneano è Rudbeckia angustifoglia, dedicata a O. Rudbeck, botanico svedese del XVII secolo.
I tre tipi di Echinacea utilizzati a scopo terapeutico sono:
Echinacea angustifolia, Echinacea purpurea, Echinacea pallida,
ma le specie endemiche delle praterie Nord Americane sono nove. Generalmente l'Echinacea è una pianta che giunge a completo sviluppo in alcuni anni: nel primo anno di crescita vengono prodotti uno o più steli che crescono fino ad 1m da terra, le foglie sono raggruppate a grappolo a 30 cm circa dal suolo, e presentano un rizoma di 20-30 mm.

Echinacea angustifolia cresce nelle praterie, presenta foglie lanceolate con peluria rigida e ruvida, le foglie basali sono seghettate e di 6 - 9 cm di lunghezza, le radici sono lunghe e profonde. La fioritura va da Giugno a Settembre.
Echinacea purpurea cresce nelle foreste aperte, presenta foglie ruvide, ovali e glabre, le radici non penetrano profondamente nel terreno; il fiore è, generalmente, di colore violaceo, e fiorisce in Giugno - Settembre.
Echinacea pallida cresce nelle praterie, fiorisce da Maggio ad Agosto; anche questa specie possiede proprietà curative, ma forse è la meno conosciuta; il fiore è di colore bianco.
Al giorno d'oggi si possiedono molte informazioni sull'efficacia di questa pianta, il cui uso deriva da antiche conoscenze empiriche, che hanno oggi trovato il riscontro dei moderni metodi di studio.
Attualmente fare indagini sull'Echinacea significa studiare un complesso puzzle di informazioni che traggono origine dall'esperienza degli Indiani Nativi del Nord Americani per giungere alle più moderne verifiche di laboratorio.

Echinacea: Pellerossa e Storia

Al contrario di molte altre piante terapeuti-che conosciute da tempo immemorabile l'uso dell'Echinacea venne rinvenuto dagli europei solo nel 1700, quando si scoprì essere utilizzata dalle comunità Pellerossa del Nord America a scopo curativo; allo stesso tempo, era considerata una pianta sacra.i ritiene che ben 14 tribù Pellerossa utilizzassero l'Echinacea come rimedio contro i morsi di serpenti e di insetti velenosi; in questi casi gli Sciamani indiani davano da masticare le foglie e le radici a chi era stato morso, mentre cercavano di eliminare il veleno dalla circolazione con l'incisione della cute; sulla ferita era poi applicata una poltiglia ottenuta dalle foglie e dalle radici della pianta fresca; in 2-3 giorni i sintomi dell'avvelenamento scomparivano.
Le prime testimonianze scritte e documentate riguardo
l'uso dell'Echinacea angustifolia e dell'Echinacea purpurea risalgono al 1762 e si trovano nel libro intitolato "Flora Virginica", pubblicato da Grovonius, dove l'uso dell'Echinacea purpurea è indicato per curare le piaghe da sella dei cavalli.
Dagli anni in cui venne scoperta la pianta agli anni in cui iniziò un uso medicinale sistematico, trascorse un bel po' di tempo, durante il quale ben poche informazioni caratterizzarono il suo uso ; un esempio è la descrizione di Riddel, risalente al 1835, che illustrò l'Echinacea purpurea utilizzando queste parole: "Radice spessa, nera, dal sapore molto pungente, aromatica, carminativa, poco conosciuta".
Per avere le prime notizie sull'introduzione dell'Echinacea nella medicina pratica bisogna aspettare il 1904 con J. U. Lloyd, infatti è proprio all'inizio del XX secolo che la tintura di Echinacea viene annoverata fra i medicinali più venduti in America, dove era raccomandata come terapia per le infezioni localizzate e siste-miche, per curare raffreddori e influenze, ma anche contro foruncoli, afta e ulcere varicose.
Nel 1910 in America questo tipo di rimedio venne dichiarato privo di valore terapeutico, ma nonostante questa campagna diffamatoria il suo uso continuò grazie alla tradizione della medicina popolare, fino al 1930 circa, dopo di che, negli Stati Uniti, conobbe un momento di crisi.
Nello stesso periodo in Europa, soprattutto in Germania, si iniziò a coltivare e ad utilizzare l'Echinacea; attualmente la Germania è il paese che ha pubblicato i più interessanti lavori scientifici sull'uso terapeutico di tale pianta.
In Europa la popolarità degli estratti di Echinacea crebbe rapidamente, e la sua fama è legata alla capacità di "spegnere" sul nascere i sintomi di influenza e raffreddore.
Attualmente anche negli Stati Uniti l'uso di questa pianta è tornato alla ribalta grazie ad un'ampia ed attendibile documentazione scientifica che ne conferma la validità.
J.I fatto che il suo uso stia prendendo sempre più campo nell'ambito dei rimedi fitoterapici è sinonimo della validità della sua azione terapeutica.



COME SI ASSUME:


Per prevenzione e Trattamento occorre assumere l'Echinacea in forma di Estratto secco o Tintura Madre.
 

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(Attenzione: queste indicazioni non vogliono sostituirsi in nessun modo al vostro medico curante)