lunedì 27 giugno 2016

Minacce di superficie

La pelle è come un morbido guscio che protegge e respira, che libera nell'atmosfera una parte dei rifiuti dell'organismo. È anche un tappeto di sensori molto efficienti, che monitorano vari parametri ambientali, facendo della nostra pelle un vero e proprio strumento di comunicazione. Così come accade per tutti gli altri epiteli, anche quelli che tappezzano gli organi cavi interni, la pelle separa il mondo soggettivo dell'organismo da ciò con cui questo entra in contatto, ne “assaggia” e valuta proprietà e grado di eventuale minaccia, elabora informazioni, strategie di difesa e le memorizza.

Purtroppo siamo spesso così fiduciosi nelle capacità rigenerative e protettive della nostra pelle che la sottoponiamo costantemente a stress molteplici, come gli agenti chimici ambientali e quelli presenti nei prodotti per la casa, le radiazioni solari e gli inquinanti atmosferici.

Ci laviamo a volte troppo spesso e applichiamo deodoranti e cosmetici con eccessiva frequenza, alterando così il microbiota cutaneo, la cosiddetta flora batterica, lasciando spazio a microrganismi non tanto amichevoli e disorientando il nostro sistema immunitario che può reagire con veemenza dando origine a irritazioni, prurito e anche a lesioni.
VIOLA

Bardana e Viola tricolore sono le due piante più frequentemente impiegate nell'uso popolare e nelle antiche farmacopee europee per la cura della pelle.
BARDANA

Nella medicina tradizionale cinese si utilizzano soprattutto i frutti, gli acheni di Bardana, Niu Bang Zi, per “eliminare le tossine e dare sfogo alle eruzioni cutanee”.
Diverse ricerche hanno rivalutato anche le attività delle radici sia nel potenziamento delle capacità di difesa dei tessuti nei confronti di varie forme di stress ossidativo, sia nel miglioramento dell'efficienza di autoriparazione di lesioni cutanee.
Fra le tante sue proprietà, quelle antinfiammatorie, immunomodulanti – anche rispetto ai fenomeni allergici – e di protezione nei confronti di danni chimico-fisici da radiazioni ultraviolette (UV) fanno della Bardana un versatile strumento per l'ottimizzazione della funzionalità cutanea.

In genere non si riscontrano effetti secondari e tossici, se vengono rispettate le dosi terapeutiche. Qualche problema si potrebbe avere in caso di sensibilità individuale. Inoltre bisogna verificare se non ci sia allergia alle asteraceae.
Particolare precauzione deve essere usata, nel caso in cui si assumano dei farmaci ipoglicemizzanti, perché ci potrebbero essere delle interazioni. Da evitare in gravidanza, per una sua possibile azione sulla muscolatura uterina.

La pelle risponde anche a ciò che avviene “dentro”, alle radici, cioè nell'intestino, nel fegato, nello stomaco, per questo la sua salute dipende dalla nostra capacità di mantenere un ecosistema interno corretto e funzioni di drenaggio e di depurazione efficienti. Anche in questo caso, le risorse salutogenetiche necessarie per conservare gli equilibri sono da ricercare nei corretti comportamenti che derivano da conoscenza e consapevolezza, ma anche dall'integrazione nutraceutica che può favorire un impulso regolativo supplementare.


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